STORIA DI SUCCESSO

Un robot di saldatura per due celle

Un fornitore che produce componenti personalizzati in piccole e medie quantità ha fatto esattamente la scelta giusta con un robot Stäubli. Grazie a un asse lineare, il robot di saldatura laser può lavorare in due celle e ottenere la massima produttività.

VANTAGGI PER IL CLIENTE

  • Aumento della produttività grazie all'uso di robot
  • Tempi di setup ridotti al minimo: un robot per due celle di saldatura
  • Alta qualità dei cordoni di saldatura
  • Massima flessibilità
  • Semplice programmazione del robot
  • Il controller del robot funge da controllo del sistema

COMPITO

Saldatura automatizzata di vari componenti

Il subappaltatore italiano T.P.A. di Brendola, in Italia, si affida a una cella robotizzata completamente automatizzata con un robot a sei assi Stäubli che lavora in due celle dotate di tavole rotanti. Per raggiungere questo obiettivo, T.P.A. si è rivolta allo specialista della saldatura laser L-Peak, che ha scelto TX2-160L per la sua combinazione ideale di versatilità e precisione. Il risultato: massima produttività e flessibilità e cordoni di saldatura perfetti.

T.P.A. è un subappaltatore specializzato principalmente al servizio dei produttori di sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Fornisce componenti personalizzati come scambiatori di calore a tubi, che vengono consegnati pronti per l'installazione con raccordi, valvole e alloggiamenti su richiesta. Ciò significa che è necessario fabbricare molti prodotti diversi e padroneggiare molti processi. La flessibilità è obbligatoria e la massima produttività è fondamentale.

Alla luce di questi requisiti, l'azienda voleva fare un salto di produttività e integrare la saldatura laser nel suo portafoglio di processi. Come spiega l'amministratore delegato Renato Cervellin, "Volevamo un sistema versatile ed efficiente, adatto alla saldatura di componenti di forme e dimensioni molto diverse, ed eravamo fiduciosi che solo un sistema di saldatura laser basato su robot altamente automatizzato potesse soddisfare questa esigenza". Per questo progetto, T.P.A. si è rivolta a L-Peak, un produttore con una vasta esperienza nell'applicazione delle tecnologie laser.

SOLUZIONE

Un robot a sei assi con un asse lineare aggiuntivo

T.P.A. si è avvicinata a L-Peak con l'idea di un robot di saldatura in grado di lavorare in due celle indipendenti. Il vantaggio di questo concetto è evidente: mentre il robot salda in una cella, il pezzo successivo può essere impostato nell'altra, massimizzando la produttività.

L-Peak ha deciso di collaborare con Stäubli Italia al progetto e di utilizzare un robot TX2-160L ("long reach") a sei assi dotato di una testa di saldatura laser potente e di alta qualità.

Perché Stäubli? Secondo Stefano Dalla Vecchia, Managing Director di L-Peak, "Stäubli è un marchio premium nel mondo della robotica. Il nostro obiettivo è competere con i fornitori premium nel nostro mercato, quindi utilizziamo anche componenti core premium". Altri motivi che hanno spinto Stäubli a scegliere il robot sono stati la precisione e il lungo raggio d'azione. "Con il suo braccio lungo, il robot è in grado di muovere la testa laser intorno al pezzo con eccellente precisione e ripetibilità. Questo è fondamentale per garantire un processo di saldatura laser ripetibile ed efficiente con cordoni di saldatura perfetti", aggiunge Dalla Vecchia.

UTILIZZO DEL CLIENTE

Produttività e flessibilità ai massimi livelli

Il sistema di automazione con il concetto "un robot di saldatura, due celle" è ora installato e operativo nella produzione di T.P.A. e soddisfa pienamente le aspettative dell'operatore. Renato Cervellin: "Abbiamo ottenuto un notevole aumento della velocità rispetto alla saldatura tradizionale e il controllo preciso del percorso del robot si traduce in cordoni di saldatura più puliti e uniformi. Anche con cordoni di saldatura lunghi, il pezzo non si deforma".

Inoltre, la programmazione del robot è molto semplice. Viene eseguita in loco, direttamente sul pezzo, con l'aiuto di un joystick integrato e di un PC. Il fatto che le celle robotizzate non necessitino di un PLC poiché sono controllate dal controllore del robot rende la programmazione ancora più semplice e aumenta la flessibilità.

C'è ancora un'altra caratteristica di design innovativa. Gli ingegneri di L-Peak hanno installato una porta nel divisorio tra le due celle, aprendo letteralmente la possibilità di saldare su tubi e profili molto lunghi. "Si tratta di un layout davvero speciale che aumenta la flessibilità e consente tempi di allestimento brevi", afferma Cervellin.